Monumento
Riconciliazione e Grazia
Marmo di Carrara | Anno 2023-2024
Ho partecipato con grande passione al concorso “RICONCILIAZIONE E GRAZIA” non solo per il desiderio e la speranza di poter lavorare un giorno ad una scultura di dimensioni monumentali ma anche per il piacere di presentare un’idea su un tema tanto importante soprattutto in questo periodo storico nel quale gli “equilibri” personali e ambientali sono fragili.
Secondo me l’unica condizione che permette vita e serenità è la Riconciliazione fra l’uomo e la terra, fra le Nazioni, fra le persone e all’interno di una famiglia. La terra, la natura, le persone e le opere d’arte stanno in piedi e stanno insieme solo in condizioni di equilibrio. Un equilibrio invisibile, fragile ma pieno di energia. L’incontro è il raggiungimento di un pensiero, di un punto cercato e voluto con sentimento, ragione e lavoro.
Così per la mia opera ho pensato a due forme pure, libere, intelligenti. Sono forme con un loro equilibrio e un loro viaggio verso l’alto e verso l’altro in cerca di un punto di incontro e fusione che restituisce forza, equilibrio e una nuova forma.
Il punto di incontro è questo uovo simbolico, fragile simbolo di vita. E le forme che proseguono si uniscono in una danza leggera, come un volo. Un volo di Pace.
Alessandro Toni
Il Modello
Per riuscire a rappresentare il tema della riconciliazione e del perdono, ho pensato alla vita in senso generale, ai vari e delicati equilibri, alle necessarie resistenze e alle rinascite.
Avrò realizzato una decina di modelli e ne ho conservati solo alcuni. Uno ho pensato potesse essere quello giusto. Lo vedevo bene in un bel marmo alto e bianco.
La scelta del marmo
La scelta del marmo è stato un momento pazzesco e bellissimo. Mi hanno chiamato da Carrara che avevano trovato il marmo e subito sono sceso impaziente verso il laboratorio Rocchi di Carrara.
Ho raggiunto d’istinto questo bellissimo blocco e d’istinto gli ho appoggiato la mano sopra e ho detto si! È stata una sensazione piena e potente. Forse l’investimento più grosso su me stesso.
È iniziato un nuovo cammino e con questo un nuovo me. Nuovi incontri, nuovi orizzonti, nuove speranze e nuovi obiettivi.
La sbozzatura
Come dico sempre, cento misure e un taglio solo…
Dopo tante misure, ho pensato di fare anche qualche cambiamento perché il marmo me lo suggeriva.
E poi via, con un pastello rosso, a segnare questo mio nuovo futuro. È stato un gesto bellissimo, davvero come tracciare una nuova strada. E in fin dei conti ogni opera è un viaggio…
Tagli, misure, spostamenti, polvere e rumori.
Tutto questo per liberare la forma, giorno dopo giorno, con fiducia, con costanza, con lavoro e con sentimento.
L’opera non è fatta solo di misure. Le misure servono per non perdere le proporzioni, il disegno e la forma. L’opera è fatta anche dei tanti momenti che l’autore vive durante l’esecuzione. Quindi le varie situazioni che la vita ti propone e tutte le sfumature e i pensieri che hai mentre lavori.
E queste cose realizzano l’opera, la riempiono di energia.
Lavorazione e Rifinitura
Togliere il grosso del materiale, è la fase di sbozzatura, di sgrossatura. Dopo arriva una fase di scultura, quasi di modellazione, dove si liberano le forme. Quindi una fase di continui entusiasmi e in continua evoluzione.
Anche gli errori fanno parte di questo viaggio. A volte si possono risolvere, a volte ti portano verso un cambiamento e altre volte ti avvertono di stare attento e anche loro fanno parte di questo lungo processo creativo…
…e poi un bel giorno, la vedi in piedi; alta e potente.
Amica e affidabile ma anche austera e importante da farsi dare ancora del lei. E con questo rispetto, continui, là con forza e decisione, là con gradina e scalpello, là con frese, raspe e delicatezza.
La limi, la accarezzi, la tocchi, la guardi, la abbracci, la baci, la sogni… la firmi.
Trasporto e installazione
Quando pensavo fosse tutto finito, ho dovuto organizzare il trasporto e l’installazione. Sembra facile, ma non lo è…
Il pensiero, la tensione e il timore che qualcosa andasse storto, era tanta. Poi, con manovra da professionista, il gruista centra i fori al primo colpo e eccola lì… finalmente a casa..
Poi il telo bianco e la fascia tricolore avvolgono il bianco marmo in attesa dell’imminente inaugurazione. Gli annunci, le foto, le insegne, i dialoghi, ed infine gli amici, la famiglia e tante persone presenti, cariche d’affetto.
Tutte raccolte intorno alla scultura, come intorno ad un fuoco, pronte a celebrare un rito.
L'inaugurazione
C’erano proprio tutti a celebrare quello che per me è stato un momento magico.
C’erano proprio tutti ad accogliere queta grande forma per la pace, la riconciliazione dei popoli e dell’uomo verso il pianeta.
Credo sia una scultura con tanta energia, perché realizzata con armonia e amore e credo che questo si legga molto bene.
Il mio sogno è che le opere d’arte possano in qualche modo entrare dentro all’anima dell’uomo. O meglio, degli uomini che hanno questa capacità, questa sensibilità.
Il post inaugurazione
La sensazione che ho avuto anche nei giorni seguenti all’inaugurazione, è stata una sensazione di pienezza.
Energie positive e adrenalina.
Un pieno che mi ha dato la forza di ripartire subito con altre opere, un pieno che poi lascia spazio anche ad un vuoto man mano che il tempo passa; ma ripassare spesso davanti all’opera, è come dare ogni volta, qualche giro di carica agli ingranaggi.
Dopo il lungo lavoro di ricerca, lavoro, energia, viaggi, emozioni, preoccupazioni, creatività, pubblicità e un pizzico di notorietà; rimani tu, solo con te stesso.
Con il tuo atteggiamento a portare avanti quello che sta nella tua testa e nel tuo cuore. A continuare sempre a lavorare con impegno e umiltà, sogni, speranze, sentimenti, determinazione e passione. Sempre.